Brienza: bellezze naturali, tesori storici e ricche tradizioni culturali

Situato ai piedi del Monte del Santissimo Crocifisso, Brienza è una meta imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica e indimenticabile.

Attrazioni Naturalistiche

Brienza è un paradiso per gli amanti della natura. I boschi che si estendono ai piedi del Monte San Gennaro, noti come “Castagneta“, sono ricchi di querce e castagni secolari. Questo polmone verde offre sentieri suggestivi dove immergersi nella tranquillità della natura e respirare l’aria pura della montagna.

Per una vista panoramica mozzafiato, non si può fare a meno di visitare il castello Caracciolo o il rione Torricella, la parte più antica del borgo. Da queste postazioni, il paesaggio si apre in tutta la sua bellezza, regalando scorci pittoreschi che restano impressi nella memoria.

Un vero gioiello naturale sono le “marmitte dei giganti“, conosciute localmente come “R T’nedd“. Queste grandi cavità rocciose, scavate dall’erosione dell’acqua, rappresentano un monumento naturale di straordinaria bellezza, dove l’acqua si raccoglie creando spettacolari pozze.

Percorsi

TITOLO DELL’ITINERARIO: Cappedduzza

CONTENUTO/I PRINCIPALI: storico, naturalistico, paesaggistico, religioso

MEZZI: a piedi, in moto da cross, in bicicletta o mountain bike

DURATA ITINERARIO: 2 ore 43 minuti (andata e ritorno)

DESCRIZIONE

L’itinerario si trova nel territorio comunale. Costeggia da un lato il castello ed il borgo antico sviluppato alle sue pendici, dall’altro il Monte su cui sorge il Santuario del SS. Crocifisso miracoloso di Brienza.

Il punto di arrivo è la “Cappedduzza”, una struttura in pietra con l’ingresso ad arco e con delle sedute all’interno per consentire la sosta ed offrire la possibilità di ammirare la vallata sottostante.

È conosciuta dagli abitanti con questo nome perché si diceva che venisse usata dai pastori per pregare quando spostavano gli animali durante la transumanza. Secondo altri, nome a parte, era utilizzata come rifugio dai pastori quando era cattivo tempo.

  • Tipo escursione: lineare
  • Difficoltà: medio, classificazione E = Escursionistico
  • Lunghezza: 5,39 km
  • Dislivello: + 180 metri / - 140 metri
  • Punti sosta: nessuno

Per informazioni https://www.komoot.it/tour/777296234?ref=atd

  • Descrizione: Un percorso che parte dal centro storico di Brienza e attraversa il borgo medievale, con vista sul castello Caracciolo. Il percorso è adatto a tutti e offre scorci panoramici sul paese e sulla valle del Melandro.
  • Difficoltà: Facile
  • Durata: Circa 1-2 ore
  • Lunghezza: Circa 4-5 km
  • Passi: Circa 5.700-7.100 passi
  • Coordinate GPS: 40.5373° N, 15.5956° E
  • Punti di Interesse:
    • Centro Storico di Brienza: Architettura e atmosfera storica.
    • Castello Caracciolo: Vista panoramica e storia medievale.
    • Chiesa di San Giovanni Battista: Architettura e arte sacra.
    • Piazza del Municipio: Vita cittadina e architettura locale.

Riferimenti Web: Brienza Turismo

Castello Caracciolo, SS95, Brienza, Potenza, Basilicata, Italia

Le bellezze storico-artistiche e culturali

Brienza vanta un patrimonio storico e artistico di grande valore:

Di origine angioina, il castello domina il borgo con la sua possente struttura. Questo imponente edificio è il simbolo della storia medievale di Brienza, e durante l’estate ospita rievocazioni storiche che riportano in vita il passato glorioso della cittadina.

Questo edificio storico, con il suo ingresso ad arco in pietra e le decorazioni raffiguranti scene di caccia, è un esempio affascinante dell’architettura locale. La maschera nella chiave di volta, pensata per allontanare gli spiriti maligni, aggiunge un tocco di mistero e fascino.

Un suggestivo percorso caratterizzato dalla presenza di tre archi a tutto sesto, l’ultimo dei quali ricavato nella roccia. Questa via rappresenta un angolo pittoresco del borgo, ideale per una passeggiata che riporta indietro nel tempo.

Edificata tra l’XI e il XII secolo e a tutt’oggi la chiesa madre di Brienza. Nel 1700, pur mantenendo l’originario impianto a croce latina, e stata ampliata sul lato della navata destra. Al suo interno presenta una preziosa cantoria lignea, settecentesca, ornata con archi tipici del periodo neoclassico, inoltre è presente un prezioso altare ligneo settecentesco che, per fattura, dimensioni e pregio, rappresenta uno degli altari lignei di maggior rilievo presenti sul territorio nazionale. Lungo le navate laterali sono presenti alcuni preziosi dipinti e due sculture lignee di manifattura napoletana di notevole interesse. Ad un livello sottostante alla chiesa è presenta quella, che molti storici ritengono essere stata la chiesa realizzata precedentemente a Scheda di descrizione del borgo-comune. Museo Digitale Diffuso dei Borghi Eccellenti Lucani versione 1.0 del 27/06/2023. LEN Service Onlus. quella sovrastante. Al di sotto di questo livello sono presenti le cosiddette terre sacre che ospitano le fosse cimiteriali, al cui interno sussistono numerosi resti umani.

La chiesa di San Zaccaria, documentata per la prima volta nel 1222, non ha conservato la struttura originaria a causa delle tante modifiche subite nel tempo. L’edificio fu ristrutturato per la prima volta nel 1571, ad opera dell’architetto Antonio Donato Cafaro di Cava de’ Tirreni, mentre nel 1750 subì l’ampliamento della navata sia nella parte posteriore sia in quella anteriore, che fu allungata dando allo stabile l’impianto definitivo. Nello stesso anno, la facciata principale s’impreziosì del monumentale portale lapideo scolpito dal maestro scalpellino Andrea Carrara, che firmò e datò l’opera. Il violento terremoto del 1857 danneggiò l’intera struttura e in particolare fece crollare l’imponente campanile che fu ricostruito e ridimensionato per motivi di sicurezza. La chiesa, rialzata rispetto al piano stradale, ha un impianto longitudinale a navata unica. Dopo il sisma del 1980, i lavori di restauro hanno riportato alla luce diversi affreschi, uno dei quali datato 1586. Inoltre la chiesa è arricchita da preziose tele, realizzate tra il 1600 e il 1800, fra le quali la Circoncisione di Gesù, della seconda metà del ‘600. Allo stesso periodo risale l’antica scultura del Crocifisso, collocata sull’altare Maggiore

La particolare devozione dei brienzani verso il Santissimo Crocifisso trae le sue origini da un’edicola votiva che nella seconda metà del 1200 fu eretta sul monte più alto, dell’immediato circondario, di Brienza in segno di devozione e pegno per grazia ricevuta da un cittadino burgentino. Nei secoli successivi l’edicola fu ingrandita fino a diventare una cappella e in seguito una piccola chiesa. Intorno al 1375, su iniziativa di un cittadino brienzano, Antonio Menafra, fu istituito il subpatronato del Crocifisso, un’associazione laica con lo scopo di sostenere e diffondere il culto del Crocifisso. Quest’associazione svolse i suoi compiti per circa quattro secoli, fin quandofu soppiantata dalla Congrega della Santa Croce. Come testimonia  l’iscrizione posta sul portale, “A.D. 1659”, la chiesa fu ristrutturata probabilmente in seguito alla pestilenza del 1656 e al terremoto del 1646. La chiesa si presenta a pianta rettangolare e a navata unica con transetto rialzato. Del 1659 è il primo intervento di ristrutturazione, come riportato sull’architrave del portale d’ingresso, probabilmente fatta per rendere grazie a Dio dello scampato pericolo dal rovinoso terremoto del 1646 o dalla peste del 1656. All’interno, nella nicchia posta sull’altare maggiore, ritroviamo un importante affresco risalente al 1773 raffigurante il compianto sulle
spoglie di Gesù morto. Il Santuario accoglie l’effige di Gesù Crocifisso, che si trova nella chiesa Madre di Brienza e devotamente viene trasportata dai fedeli nella prima domenica di maggio. In quel luogo sacro Gesù Crocifisso rimane per tre mesi, per poi essere accompagnato di nuovo nella Chiesa Madre la terza domenica di settembre.

In Località San Martino, dove in epoca medievale sorse il primo nucleo abitato di Brienza, fu eretta intorno al VII secolo d.C. la chiesa dedicata a San Martino, la quale, successivamente, fu nota anche come Chiesa della Madonna delle Grazie, per una scultura lignea della Vergine del XIV1 che vi si adorava. In seguito al rovinoso terremoto del 1857 l’intero borgo antico fu quasi raso al suolo, miracolosamente la cappella fu l’unico edificio a non aver subìto danni, infatti preservò la sua struttura a pianta longitudinale e a navata unica. All’interno era adornata da due altari: l’altare maggiore, abbellito dalla tela raffigurante San Martino di Tours e l’altro altare, dedicato alla Beata Vergine delle Grazie impreziosito dalla sopra citata scultura lignea. La chiesa fu luogo di culto fino al 1942, anno in cui durante la celebrazione di una messa il campanile fu colpito da un fulmine, nel corso di un violentissimo temporale, che provocò il decesso di una donna e un incendio che danneggiò gravemente la struttura. A seguito di questo evento luttuoso i fedeli abbandonarono la frequentazione del luogo e la chiesa fu sconsacrata.

Nel rione detto Dei Greci, sorge la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, in seguito chiamata San Michele Dei Greci, probabilmente per il rito greco-ortodosso che vi si officiava e per la presenza di una comunità di origine ortodossa, stanziatasi in quella zona. La cappella, eretta in epoca medievale, visse un periodo florido grazie ai lasciti e alle donazioni laicali attestate nel XV secolo, la perdita dei quali ne causò un progressivo abbandono. Nel 1941 la Chiesa fu chiusa al pubblico per cadere lentamente nell’abbandono, così come accadde per il rione e per l’intero borgo. Le piccole dimensioni dell’unica navata della cappella, in cui la zona presbiteriale è separata dall’aula da un arco a tutto sesto, si contrappongono al profondo ambiente ipogeo, posto al di sotto del pavimento e adibito a sepolcreto. Inoltre, la chiesa è abbellita da pareti affrescate con scene religiose tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, disposte su tre registri diversi, e da elementi floreali, antropomorfi, classici e architettonici, che decorano e rendono l’ambiente uno scrigno nascosto

Nella contrada Maschito di Brienza, nella prima metà del 1600 fu edificata la chiesa di San Giuseppe per volontà di don Giacomo Manzolillo. Grazie ai fondi raccolti da don Rocco Di Fiore, nel 1741 la chiesa fu ristrutturata e abbellita. In seguito, nel 1750 fu inserita nella facciata, già impreziosita da un imponente ingresso in pietra, un’edicola con la statua lapidea del busto di San Giuseppe con in braccio il bambin Gesù. La statua riporta la firma dell’esecutore “Andreas”, probabilmente Andrea Carrara di Padula. Nello stesso anno, l’artista Pietro di Gianpietro abbellì la chiesa con una serie di affreschi sulla vita di San Giuseppe. Di pregevole vanto è anche il soffitto ligneo completamente dipinto, realizzato da un ignoto autore. Nel XIX, in occasione della costruzione della strada statale 95, la struttura della chiesa fu tagliata nella parte frontale, assumendo così la sua definitiva e attuale struttura a pianta centrale.

Sul colle minore dell’abitato di Brienza sorge il complesso monastico, fondato nel 1570, costituito dalla Chiesa della SS. Annunziata e dal Convento dei Frati Minori Osservanti, oggi sede del municipio. La Chiesa si presenta a pianta longitudinale con navata unica, scandita perimetralmente da dieci altari. Di particolare pregio sono due tavole: “La Pietà” incorniciata al centro dell’arco trionfale e “L’Eterno Padre” posto al centro della parete di fondo, al di sopra del coro, entrambi Scheda di descrizione del borgo-comune. Museo Digitale Diffuso dei Borghi Eccellenti Lucani versione 1.0 del 27/06/2023. LEN Service Onlus. databili tra il 1571 e il 1573. Nella sagrestia di notevole interesse sono: il soffitto, un tavolato completamente dipinto, firmato da Padre Felice da Francavilla e datato al 1754, una tela raffigurante la Madonna del Rosario, dipinto datato alla fine del XVI sec. e attribuito ad Antonio Stabile e il busto ligneo di San Cataldo, opera di inizio XVIII sec., attribuito allo scultore veneto Giacomo Colombo. All’interno dell’ex convento, pregevole il ciclo di affreschi all’interno del chiostro ed una “Deposizione del 1792 affrescati da Leonardo di Gianpietro all’interno di quello che era il refettorio dei frati. La chiesa è sempre aperta e accessibile per visitarla.

Tradizioni Culturali e Artigianali

Brienza è un borgo ricco di tradizioni che affondano le radici nel passato:

  • Festa del SS. Crocifisso (1° domenica di maggio 3° domenica di settembre)
  • Festa di san Cataldo, Santo Patrono (10 maggio)
  • Volo dell’ Angelo
  • Festa della Madonna degli Schiavi (4° domenica di Agosto)
  • Balli e musica popolari

Peculiarità Enogastronomiche

La cucina di Brienza è un tripudio di sapori genuini e autentici con la Patatella,  i prodotti caseari e salumi,  L’Olio Evo, il miele e tanti prodotti da forno tipici:

Primi Piatti: Pasta fatta a mano come fusilli, ravioli e orecchiette, spesso accompagnata da sughi di carne, oltre a minestre di verdure e legumi e la caratteristica zuppa di farro.

Secondi Piatti: Delizie come l’agnello alla contadina, la ciambotta e il timballo di patate e fagioli. Le carni di agnello, capretto e selvaggina completano un menù ricco di tradizione.

Prodotti Tipici: Brienza è famosa per i suoi funghi, come porcini e ovoli, e per il pregiato tartufo nero. Il “Spicchj’nzan“, un tipo di speck, e il miele locale sono altre prelibatezze da non perdere.

Tra i dolci spiccano crespelle, chiacchiere, bucconotti e pizze piene.

Brienza è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e permette ai visitatori di immergersi in un’atmosfera autentica e affascinante che incanta con le sue meraviglie naturali, storiche e culturali.

Informazioni Turistiche

Alberghi

  1. Hotel Imperial
    • Indirizzo: Via Nazionale, 85, 85050 Brienza (PZ)
    • Telefono: +39 0975 384404
    • Descrizione: Hotel moderno che offre camere confortevoli e vari servizi, tra cui un ristorante che serve cucina tradizionale e internazionale.
  2. Hotel Eden
    • Indirizzo C/da Pozzi, SS 598 Val d’ Agri – 85050, Brienza (PZ)
    • mail: info@edenhotelbrienza.it
    • Telefono +39 339 3735054
    • Descrizione: Hotel, ristorante, bar, sala ricevimenti, pizzeria, tabacchi e ricariche telefoniche

B&B

  1. B&B La Giara

    • Indirizzo: Via Mario Pagano 29, 85050 Brienza (PZ)
    • Telefono: +39 0975 384105
    • Descrizione: B&B situato nel centro di Brienza. È una dimora storica, offre camere in stile rustico e una colazione all’ italiana con prodotti locali e fatti in casa.
  2. B&B La Voce del Fiume dimora storica di charme
    • Indirizzo: Via Camera Vecchia, 85050 Brienza (PZ)
    • Telefono: +39 339 2290630
    • mail: info@lavocedelfiume.it
    • Descrizione: Soggiorni esperienziali (Laboratori sapone artigianale, marmellate, dolci tipici, pane e pasta fatti in casa, trattamenti olistici per il benessere psicofisico in collaborazione con medici specialisti)

Residence

  1. Residence Le Costellazioni
    • Indirizzo: Via Mario Pagano, 23, 85050 Brienza (PZ)
    • Telefono: +39 0975 385011
    • Descrizione: Residence che offre appartamenti ben attrezzati, con cucina e area soggiorno, ideali per soggiorni prolungati.

Agriturismi

  1. Agriturismo Il Borghetto
    • Indirizzo: Contrada San Cataldo, 85050 Brienza (PZ)
    • Telefono: +39 0975 384004
    • Descrizione: Agriturismo immerso nella natura, con camere confortevoli e cucina tipica locale. Perfetto per chi ama la tranquillità della campagna.

Ristoranti

  1. Il Castello di Brienza
    • Indirizzo: Piazza San Giovanni, 85050 Brienza (PZ)
    • Telefono: +39 0975 385133
  2. La Tana del Lupo
    • Indirizzo: Via Vittorio Emanuele III, 21, 85050 Brienza (PZ)
    • Telefono: +39 0975 385277
  3. La taverna di Pozzi
    • Indirizzo: SS 598 di Fondo Valle d’Agri, 85050 Brienza PZ
    • Telefono: +39 0975 384237
  4. Golden Eagle
    • Indirizzo: Via Nazionale, 1, 85050 Brienza PZ
    • Telefono: +39 0975 381070
  5. 598
    • Indirizzo: Contrada Santa Domenica, 30, 85050 Brienza PZ
    • Telefono: +39 0975 190 3915
  6. Antica Villa
    • Indirizzo: Contrada Santa Domenica, 17, 85050 Brienza PZ
    • Telefono: +39 333 596 6708
  7. Quartieri Lucani
    • Indirizzo: TRAVERSA II DESTRA DI, Via Pagano Mario, 1, 85050 Brienza PZ
    • Telefono: +39 334 206 4937
  8. Il Ritrovo
    • Indirizzo: CONTRADA CHIUSE 51/A, 85050 Brienza PZ
    • Telefono: +39 0975 384111

Caterina Corleto
Telefono 389 1113337
Guida Escursionistica AIGAE – Presente a Sasso di Castalda

Isabella Abate
Telefono 3337321941

Alba Tempone
Telefono 3492643356

Vincenzo Pietro Scavone
Telefono 3477018814

Rocco Petrone
Telefono 329 5320026
Guida LAGAP e Guida Uff.le Parco App. Lucano

Rocco Tofalo
Telefono 338 4700324
Punto di riferimento per escursioni in bici

Angelo Doti
Telefono 342 0904506

Giovanni Motta
Telefono 328 4177570

Carmine Gulliti
Telefono 335 709181

Emanuele Sileo
Telefono 328 6991733
Presidente Guida LAGAP e Guida Uff.le Parco App. Lucano

Donato Filippi
Telefono 328 64691189
Maestro di Sci Nordico e Istruttore Nazionale di Nordic Walking

Gianluca Gugliotti
Telefono 334 7487770
Guida Uff.le Parco App. Lucano

Contatti

Comune di Brienza
Telefono: 0975 381003
Email: comunebrienza@rete.basilicata.it
https://www.comune.brienza.pz.it/

I Territori